Generalità e scopi
La protezione catodica è un sistema di protezione delle superfici metalliche esposte alla corrosione dell'acqua di mare in uso dai primi dell'800. Questo tipo di corrosione può essere efficacemente prevenuta se il potenziale elettrico della superficie metallica è mantenuto entro determinati valori prestabiliti.
Un impianto di protezione catodica a correnti impresse (ICCP) non si avvale della corrente anodica fornita dai soliti anodi sacrificali, ma di quella fornita da un apposito generatore installato a bordo. Dotando il sistema di un apposito dispositivo di controllo e costruendo gli anodi con materiali resistenti alla corrosione, ne bastano pochi per proteggere lo scafo per lungo tempo.
Queste sono le ragioni per cui un impianto a correnti impresse è il miglior sistema per proteggere lo scafo dalla corrosione.
L'impianto SANI.PRESS consta di un numero adeguato di anodi connessi a un apposito generatore, celle di riferimento per monitorare il potenziale di scafo e un sistema automatico di regolazione della corrente in uscita. Gli anodi verranno collocati in modo da garantire una distribuzione uniforme della corrente di protezione su tutto lo scafo.
Scafo ed elica, essendo di due metalli diversi,costituiscono una coppia galvanica che può dare luogo a correnti anche piuttosto elevate. La lubrificazione dei cuscinetti, infatti, rende asse porta elica a scafo parzialmente isolati tra di loro.
Per ripristinare una connessione elettrica tra i due elementi occorre inserire sull'asse porta elica un anello rotante conduttore in lega d'argento sui cui agiscano spazzole collegate elettricamente allo scafo opportunamente installate su un sostegno posto 5-6 mm sopra l'asse stesso
Questo dispositivo risulta essere molto efficace nei confronti di possibili danneggiamenti all'elica, spesso erroneamente attribuiti al fenomeno della cavitazione.
Condizioni operativeQualora si renda necessario suddividere il sistema in due sottosistemi, la corrente totale è suddivisa, approssimativamente, per il 60% nella zona poppiera e per il 40% nella zona prodiera. In questo modo è possibile proteggere lo scafo di navi lunghe fino a 200-250 m senza problemi. II sovrappiù di corrente nella zona poppiera è indispensabile per la protezione delle appendici (elica, timone, ecc.) II sistema di monitoraggio del potenziale di scafo è realizzato tramite celle di riferimento costituite da elettrodi di zinco. |
Dev'essere installato almeno uno di questi elettrodi per ogni sottosistema, opportunamente collegato al quadro elettrico di controllo. Un secondo elettrodo di riferimento può essere utile come ulteriore riscontro o, eventualmente, come ricambio.
Solitamente nella zona poppiera anodi e celle di riferimento sono installate entro la sala macchine a non meno di 1,5 m dalla linea di galleggiamento, al di sopra del doppio fondo e non meno di 4 m davanti al piano dell'elica.
Nella zona prodiera anodi e celle di riferimento sono solitamente collocati nelle casse zavorra a quindi è necessario inserirli in un apposito cofferdam. La versatilità di SANI.PRESS garantisce soluzioni installative ottimali per ognuna di queste condizioni.
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